ARTICOLO DI NERYS D’ESCLERCS
TRADOTTO DA FULVIO ANIELLO
Cosa succede quando due colossi della moda si uniscono? Fanno la storia (e mandano in tilt internet). La collezione Aria di Gucci per celebrare il centenario del brand ha letteralmente invaso i nostri feed su Instagram con i suoi capi di paillettes ispirati a Balenciaga e arricchiti con il trend della logomania, mossa che il direttore creativo della maison, Alessandro Michele, ha definito come un “hackeraggio” dei dettagli tipici dello stile di Demna Gvasalia. Grazie a un cortometraggio virale e a una colonna sonora che lascia il segno, il lancio della collezione Aria è diventato un evento unico che ha acceso i riflettori su look affascinanti. Scopri di più sulla storia di Gucci e di Balenciaga, e su tutti i dettagli della nuova collezione Aria di Gucci.
Gucci: la storia della maison
Fondata nel 1921 a Firenze da Guccio Gucci, la maison Gucci nasce come negozio di pelletteria. Attirando gradualmente sempre più artigiani, presto Gucci si afferma come uno dei maestri della lavorazione artigianale, guadagnandosi la reputazione che ancora oggi contraddistingue il brand.
La maison rimane a conduzione familiare fino agli anni ’90, periodo durante il quale le faide familiari (che hanno riempito le prime pagine della stampa dell’epoca) portano a una riorganizzazione dell’azienda. Gli scandali coinvolgono l’allora amministratore delegato Maurizio Gucci e il suo assassinio, vicenda che ha ispirato il film biografico del 2021 “House of Gucci”.
L’azienda passa successivamente sotto la guida del CEO Domenico De Sole, che nomina come direttore creativo del brand Tom Ford, sotto la cui guida il marchio si rinnova completamente. Tom Ford si spinge, infatti, oltre i confini della moda, dando vita a campagne innovative e rivoluzionarie.
A maggio 1999 il gruppo di François Pinault, Pinault-Printemps-Redoute (noto ora come Kering), acquisisce il controllo del 42% di Gucci. A dicembre 2014, il gruppo nomina Marco Bizzarri, ex amministratore delegato di Bottega Veneta, come nuovo amministratore delegato di Gucci. Bizzarri porta a bordo Alessandro Michele, che assume la carica di direttore creativo e reinventa nuovamente il brand. Bizzarri e Michele sono ancora oggi alla guida della maison. È stato Alessandro Michele a creare l’estetica geek-chic di Gucci che conosciamo tutt’ora e che trae ispirazione dagli anni ’70.
L’hackeraggio di Balenciaga
Soprannominata “The Hacking Project”, la nuova collezione Aria nasce per celebrare il centenario di Gucci, ma si fa notare anche per capi che sembrano prendere in prestito codici e dettagli del mondo di Balenciaga firmato Demna Gvasalia.
Dalla sua nomina a direttore creativo di Balenciaga, infatti, lo stilista georgiano Demna Gvasalia ha sviluppato per il brand uno stile unico: look scultorei con spalle over, capi ispirati allo sport, nonché una vasta gamma di accessori e sneakers ormai cult. Fondendosi con i codici della quintessenza della maison Gucci, la collezione hackerata ha dato vita a capi ancora più potenti, caratterizzati dai loghi all-over di entrambe le maison.
Scopri di più sulla storia di Balenciaga qui.
La collezione Aria di Gucci
Con il benestare di Demna Gvasalia, Alessandro Michele ha usato nella nuova collezione Gucci alcune delle forme e dei simboli iconici di Balenciaga, tra cui la giacca imbottita sui fianchi dell’autunno 2016 ma anche il top peplo e i leggings della primavera 2017. Intrisa di iconici simboli Gucci, tra cui look glitterati, capi ispirati al mondo dell’equitazione ed elementi della sartoria classica, la collezione Gucci Aria è un vero piacere per gli occhi… e per i feed dei nostri social media, ovviamente!
I nostri preferiti? L’imperdibile borsa Gucci x Balenciaga, un completo in velluto rosso che Alessandro Michele ha ripreso dalla sfilata di Tom Ford dell’autunno 1996 e che si dice abbia “reso famosa Gwyneth Paltrow”, un maglione giallo con zip funzionali sui gomiti e una giacca di tweed corta, versione modernizzata dell’abbigliamento da fantino.
Icone Gucci
Gucci è noto per la sua capacità di realizzare capi iconici capaci di andare subito sold-out. Per quanto riguarda le scarpe, i modelli cult della maison vanno dalle intramontabili slippers o mocassini Princetown, alle coloratissime slides in gomma o alle mules, che solo quest’anno sono state indossate dalle personalità più influenti del momento. Per gli accessori, i modelli più ricercati come le borse Horsebit, le borse a tracolla Soho, ma anche tutta la gamma Gucci Dyonisus, sono sempre disponibili con o senza il motivo monogram GG Supreme. Lo stesso motivo monogram torna anche sulle tute da ginnastica o su look più classici, a dimostrazione del fatto che ognuno può davvero trovare un suo stile personale tra le proposte della Gucci Gang.